OBIETTIEVO: raccogliendo gli auspici del SG NU (2021) , si propone l’istituzione di un Comitato nazionale permanente per il diritto alla salute. Il SG ONU, infatti, ha ribadito, in modo chiaro e puntuale, che non siamo semplicemente ad un turning point ma siamo vicini ad un punto di non ritorno per la nostra Comunità internazionale, per via della duplice sfida posta dalla pandemia e dalla crisi climatica. FUNZIONI - Gestire e garantire l’accesso umanitario ed uguale dei vaccini per i membri della comunità nazionale. Rafforzare la collaborazione con attori internazionali rilevanti e, con particolare riferimento al medio periodo, miglioramento della rete del programma COVAX, lanciato dall’OMS e da UNICEF in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali. Ciò è tanto più necessario alla luce del monito che il SGNU ha voluto fermamente rimarcare questo settembre 2021 ai membri dell’AG: “we are on the edge of an abyss — and moving in the wrong direction; A majority of the wealthier world vaccinated. Over 90 percent of Africans still waiting for their first dose”. È dunque un obbligo morale quello di aiutare la comunità internazionale, perché una comunità forte rende i singoli paesi più forti. L’Italia, attraverso la ratifica dell’atto costitutivo dell’OMS (art. 1) e del Patto ONU sui diritti sociali culturali ed economici (art. 12), si è impegnata a creare un ambiente socio economico in cui si possano raggiungere standards di vita adeguati e connaturati alla dignità umana, anche e soprattutto con riferimento alle categorie vulnerabili e maggiormente esposte, tra cui i migranti. - Garantire assistenza nei riguardi della salute mentale delle persone al fine di aiutarle a superare le crisi depressive da post covid. Ci si avvarrà, in questo campo specifico, della collaborazione di psichiatri, psicologi e assistenti sociali. Il collegamento con la società civile sarà garantito da appositi hub (provinciale) ed app (quest’ultimo verifica con gruppo educazione). - Ampliare e potenziare il sistema sanitario nazionale. La pandemia, infatti, ha esposto inopinabilmente le fragilità del sistema sanitario, il quale, in futuro, non dovrà più essere oggetto di costanti tagli finanziari e di privatizzazioni, di modo che l’accesso alle cure mediche sia declinato alla luce del fondamentale principio di non discriminazione. ALLOCAZIONE RISORSE  Lo strumento su cui basarsi e da cui partire esiste, c’è, ed è il PNRR, le cui risorse dovranno permettere di garantire il rispetto dei diritti riproduttivi e di autodeterminazione della donna. Sul piano internazionale, si dovrà intervenire per livellare le disuguaglianze in termini di risposta alle crisi pandemiche. Perché se è vero che le crisi possono trovare impreparati ogni singolo governo, la capacità di risposta varia da ciascuno stato ad un altro. Uno studio dell’UNDP ha dimostrato che i paesi maggiormente sviluppati “have on average 55 hospital beds, over 30 physicians, and 81 nurses per 10,000 people, compared to 7 hospital beds, 2.5 physicians, and 6 nurses in a least developed country” . Porsi all’interno di un contesto internazionale maggiormente solidale permetterebbe ai singoli paesi, e quindi anche all’Italia, di adottare politiche basate su un approccio maggiormente inclusivo, innovativo, che guardi oltre il medio termine del 2030. COMPOSIZIONE: giuristi e medici con acclarato esperienza nell’ambito di riferimento tale da poter ricoprire, rispettivamente, le più alte cariche nazionali; saranno assistiti da ingegneri nella progettazione di strutture mediche. 12 membri, equamente distribuiti per garantire eguaglianza geografica (4 Nord, 4 Centro, 4 Sud). Vengono nominati dal CIDU su base concorsuale per la durata di 3 anni, rinnovabili una sola volta.

Premio CIDU 2021 / Barletta, Mariangela. - (2021).

Premio CIDU 2021

mariangela barletta
2021

Abstract

OBIETTIEVO: raccogliendo gli auspici del SG NU (2021) , si propone l’istituzione di un Comitato nazionale permanente per il diritto alla salute. Il SG ONU, infatti, ha ribadito, in modo chiaro e puntuale, che non siamo semplicemente ad un turning point ma siamo vicini ad un punto di non ritorno per la nostra Comunità internazionale, per via della duplice sfida posta dalla pandemia e dalla crisi climatica. FUNZIONI - Gestire e garantire l’accesso umanitario ed uguale dei vaccini per i membri della comunità nazionale. Rafforzare la collaborazione con attori internazionali rilevanti e, con particolare riferimento al medio periodo, miglioramento della rete del programma COVAX, lanciato dall’OMS e da UNICEF in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali. Ciò è tanto più necessario alla luce del monito che il SGNU ha voluto fermamente rimarcare questo settembre 2021 ai membri dell’AG: “we are on the edge of an abyss — and moving in the wrong direction; A majority of the wealthier world vaccinated. Over 90 percent of Africans still waiting for their first dose”. È dunque un obbligo morale quello di aiutare la comunità internazionale, perché una comunità forte rende i singoli paesi più forti. L’Italia, attraverso la ratifica dell’atto costitutivo dell’OMS (art. 1) e del Patto ONU sui diritti sociali culturali ed economici (art. 12), si è impegnata a creare un ambiente socio economico in cui si possano raggiungere standards di vita adeguati e connaturati alla dignità umana, anche e soprattutto con riferimento alle categorie vulnerabili e maggiormente esposte, tra cui i migranti. - Garantire assistenza nei riguardi della salute mentale delle persone al fine di aiutarle a superare le crisi depressive da post covid. Ci si avvarrà, in questo campo specifico, della collaborazione di psichiatri, psicologi e assistenti sociali. Il collegamento con la società civile sarà garantito da appositi hub (provinciale) ed app (quest’ultimo verifica con gruppo educazione). - Ampliare e potenziare il sistema sanitario nazionale. La pandemia, infatti, ha esposto inopinabilmente le fragilità del sistema sanitario, il quale, in futuro, non dovrà più essere oggetto di costanti tagli finanziari e di privatizzazioni, di modo che l’accesso alle cure mediche sia declinato alla luce del fondamentale principio di non discriminazione. ALLOCAZIONE RISORSE  Lo strumento su cui basarsi e da cui partire esiste, c’è, ed è il PNRR, le cui risorse dovranno permettere di garantire il rispetto dei diritti riproduttivi e di autodeterminazione della donna. Sul piano internazionale, si dovrà intervenire per livellare le disuguaglianze in termini di risposta alle crisi pandemiche. Perché se è vero che le crisi possono trovare impreparati ogni singolo governo, la capacità di risposta varia da ciascuno stato ad un altro. Uno studio dell’UNDP ha dimostrato che i paesi maggiormente sviluppati “have on average 55 hospital beds, over 30 physicians, and 81 nurses per 10,000 people, compared to 7 hospital beds, 2.5 physicians, and 6 nurses in a least developed country” . Porsi all’interno di un contesto internazionale maggiormente solidale permetterebbe ai singoli paesi, e quindi anche all’Italia, di adottare politiche basate su un approccio maggiormente inclusivo, innovativo, che guardi oltre il medio termine del 2030. COMPOSIZIONE: giuristi e medici con acclarato esperienza nell’ambito di riferimento tale da poter ricoprire, rispettivamente, le più alte cariche nazionali; saranno assistiti da ingegneri nella progettazione di strutture mediche. 12 membri, equamente distribuiti per garantire eguaglianza geografica (4 Nord, 4 Centro, 4 Sud). Vengono nominati dal CIDU su base concorsuale per la durata di 3 anni, rinnovabili una sola volta.
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1633436
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